Maria e Stefano, due italiani a Malta si raccontano

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a cura di: - 25 novembre 2015 - Storie di Italiani a Malta

Questa settimana intervistiamo Maria e Stefano, due italiani a Malta che si sono trasferiti da qualche anno. Amano l’isola, ma dopo questa lunga presenza sul territorio si stanno guardando intorno per valutare anche altre destinazioni. Facciamoci raccontare la loro personale esperienza di vita Maltese, che li ha fatti crescere e li ha fatti anche conoscere.

maria e stefano

Maria e Stefano, siete una coppia giovane che vive già da qualche tempo a Malta, volete raccontarci come avete scelto questa destinazione? Vi conoscevate già da prima oppure no?

Maria: Io e Stefano ci siamo conosciuti sullo “scoglio”, Io ho deciso di trasferirmi a Malta esattamente nel Settembre del 2013, dopo tanti contratti a tempo determinato finiti e dopo tanti lavori in nero, stanca di tutto ciò ho iniziato a pensare di lasciare l’Italia, e li mi è apparsa Malta come in un sogno che mi ha sempre affascianata. Ai tempi stavo passando un periodo molto deludente e pieno di insoddisfazioni e ho scelto Malta perchè vicina alla mia Sicilia, perchè l’inglese è una lingua ufficiale e perchè volevo mettermi alla prova, e il fatto che sarei partita da sola senza amici o conoscenti che vivessero qui mi ha messo davvero paura ma nello stesso tempo tanta forza perchè ho sempre creduto di essere una persona molto determinata e indipendente. Altra meta che stavo valutanto in quel periodo erano gli U.S.A. ma ho abbandonato subito l’idea perchè prima di fare quel passo dovevo migliorare l’inglese, anche per questo Malta è stata la “scelta”.

Stefano: Io invece conoscevo già Malta dal 2011, ero venuto come turista .Ricordo ancora quei giorni, decisi di partire da solo per conoscere un paese che fosse diverso dall’Italia ma che fosse comunque vicino e fu una scelta azzeccata perché era completamente diverso da dove venivo io (ovvero l’Umbria), sia a livello di paesaggi che soprattutto di clima e di mentalità e mi affascinava.

Lavorate in diversi settori chi nella ristorazione chi per una compagnia logistica, è stato facile per voi trovare lavoro? Nel periodo che avete passato qui, vi siete accorti di cambiamenti nel mondo del lavoro nel vostro settore?

Stefano: Questo ė un argomento molto complesso Nando, posso dire che rispetto a qualche anno fa c’è molta più concorrenza e c’è sempre più gente che si improvvisa in mestieri che non gli appartengono, senza contare il fatto che arrivano continuamente persone che (a parer mio) rovinano il “mercato” accettando salari bassissimi, ma ovviamente questa è solo una mia opinione. Comunque, tornando alla tua domanda non ė difficile trovare lavoro se conosci la lingua Inglese, in caso contrario si possono avere molte difficoltà. Per quanto riguarda la ristorazione, soprattutto, penso che se qualcuno sceglie Malta per aprire un’attività, la prima cosa da tenere in considerazione è che il proprio prodotto si deve adattare principalmente al popolo Maltese mantenendo comunque una propria identità. Non tutto ciò che funziona in Italia può funzionare anche qui. Per il resto, consiglio di trasferirsi a Malta a chi vuole fare una nuova esperienza di vita, perché in fondo si è sempre all’estero.

Maria: Per me è stato facile trovare un lavoro per sopravvivere già dopo 3 giorni, ho iniziato a fare la cameriera a St. Julians, in un ristorante italiano, ma ovviamente non era quella la mia ambizione, l’ho fatto solamente per permettermi di pagare l’affitto e mantenermi da sola. Sinceramente ho avuto più problemi nel settore per cui ho studiato, ovvero quello turistico, molti Hotel in cui ho fatto colloqui, prediligevano personale del posto, e le paghe che mi offrivano erano davvero troppo misere. Credo che a Malta ci sia troppa concorrenza, tantissime persone da posti diversi e le aziende non si fanno troppi scrupoli a sostituirti. Io adesso lavoro per una compagnia di “oil logistic” che rispetto ad altri settori, come la ristorazione o hôtellerie, il salario garantito è decisamente migliore.

Ditemi, secondo il vostro punto di vista, tre punti a favore di Malta e tre a sfavore.

Maria: Come punti favore direi: il clima senza dubbio, la tassazione più bassa rispetto all’Italia, il fatto che puoi conoscere tantissime persone da ogni parte del mondo, sia di culture che di religioni differenti. Come punti a sfavore invece: La qualità della vita, I mezzi di trasporto, e il traffico per essere in ufficio alle 8 devi uscire almeno alle 6:30 per arrivare puntuale anche per fare solo 15 chilometri.

Stefano: Questa ė una bellissima domanda. Dunque, tre punti a favore di Malta: La vicinanza all’Italia, le tasse e il clima. Tre cose negative? l’acqua domestica (che alla fine è soltanto acqua di mare depurata), il traffico e i servizi igienici.

Avete vissuto l’espatrio come esperienza di coppia? Se no come lo avete vissuto? Questo vi ha aiutato? O ha reso più difficili le vostre scelte?

Maria: Io ho vissuto l’espatrio completamente da sola. Ho deciso di partire solo con la mia valigia e il passaporto e tante speranze di cambiare la mia vita e le mie prospettive di lavoro. Sono stata molto coraggiosa anche perchè la mia scelta non è stata molto condivisa da parenti e genitori. Persone di riferimento che mi hanno aiutato all’inizio qui sullo scoglio sono stati: Aldo Lepre, che mi ha aiutata con la casa perchè inizialmente vivevo in una specie di tugurio, e Carlo Gatto che mi ha dato dei ottimi consigli su come muovermi e mi ha aiutata su alcune scelte che poi ho preso. Per mia esperienza personale non è stato facile soprattutto quando sai che puoi contare solo su te stessa perchè se ti giri intorno non trovi nessuno. Ma ho ottenuto delle bellissime soddisfazioni soprattutto a livello personale.

Stefano: In totale sono venuto a Malta ben 4 volte, la prima nel 2011, poi nel 2012 (sempre in vacanza), nel 2013 per studio e lavoro, e infine nel 2014 dopo una breve esperienza a Vienna ho deciso di lasciare tutto e di tornare nuovamente a Malta solo per Maria! Quindi il mio ritorno sull’isola è spinto dall’amore. Ci siamo conosciuti tramite una nostra amica durante un soggiorno e da allora non me ne sono più andato. Io penso che in due le scelte siano più facili perché si ha sempre l’appoggio dell’altra persona, e poi le scelte che abbiamo preso sono sempre state di comune accordo, come una squadra.

Cosa vi sentite di dire a dei vostri coetanei che magari stanno decidendo di venire sull’isola e che magari vivono oggi gli stessi pensieri che avete avuto voi prima di partire?

Stefano: Malta è un isola pacifica in cui si può vivere bene se la si affronta con la giusta mentalità, che è abbastanza diversa da quella italiana. Pur essendo così vicina in termini geografici, è importante sottolineare che viverla é diverla dal visitarla. Comunque a me Malta ha dato tanto sia dal punto di vista professionale, sia a livello affettivo, ho conosciuto persone fantastiche e ho fatto molte amicizie anche se alcune di queste persone se ne sono già andate altrove. Penso che Malta possa essere una sorta di “trampolino” per emigrare e allontanarsi dalla famiglia e per respirare aria nuova.

Maria: Il mio pensiero per tutti coloro che sceglieranno Malta come destinazione, è che secondo la mia esperienza può essere un’isola di passaggio, puoi viverci per un breve periodo, per migliorare l’inglese, per fare un’esperienza all’estero, ma poi arrivi ad punto in cui complessivamente ti può stancare. Ovviamente dipende anche dal tipo di lavoro che fai, perche se lavori in settori come ristorazione o hôtellerie, o come commessa, ci sopravvivi soltanto, e non riuscirai a mettere nulla da parte. Non vi aspettate che Malta sia l’isola dei balocchi perchè non è cosi. Se non si riesce a guadagnare almeno 1100 Euro mensili a persona è difficile arrivare a fine mese, considerando sia il costo degli affitti (che negli ultimi anni sono aumentati vertiginosamente), e spese varie tipo: internet, elettricità, acqua, e generi alimentari. Anche io ci tengo a ricordare che qui non siamo in Italia, siamo in un paese straniero e dobbiamo cercare di adattarci sia con gli abitanti del posto, sia con tutto quello che questa isola può offrire.

Che progetti avete per il futuro? Cosa pensate che Malta vi abbia insegnato per riuscire a raggiungerli?

Stefano: Premetto che molto probabilmente ho “fatto il mio tempo” in questo paese, sono una persona che ha bisogno di nuovi stimoli e qui ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato, in pochissimo tempo, per cui è normale per me voler provare altrove. Alcune persone sono state molto importanti in questo periodo, soprattutto colleghi di lavoro e amici. Stare a contatto con culture diverse mi ha permesso di migliorarmi e di imparare molte cose e ho anche avuto la fortuna di poter insegnare il mio mestiere a giovani colleghi dove sto lavorando attualmente. In ogni caso, non ce l’avrei mai fatta senza la mia compagna, Maria, e senza il supporto della mia famiglia, e ci tengo a precisare che dopo questa esperienza sono sicuramente una persona migliore.

Maria: Anche per me, come per Stefano, il mio progetto futuro è quello di lasciare Malta, perchè credo che sia arrivato il momento di andare in un altro posto che offra condizioni e qualità di vita migliori. Mi piacerebbe trasferirmi in Svizzera, oppure in Austria o in Germania, in cui i salari sono migliori e la qualità della vita (per quello che ho visto come turista) sembra decisamente migliore. Malta mi ha insegnato a credere in me stessa, e a fidarmi del mio istinto, mi ha aiutata a migliorare tantissimo il mio inglese e a mettermi sempre in gioco regalandomi sempre nuovi stimoli, a volte con soddisfazioni positive, e altre negative, ma è proprio dalle esperienze negative che si impara realmente qualcosa. Concludo dicendo che ovunque andrò, Malta sarà sempre nel mio cuore perchè è proprio sullo “scoglio” che ho conosciuto il mio compagno, Malta l’amerò sempre e non potrò mai dimenticarla anche per la persona che sono diventata oggi, grazie a questa esperienza.