L’esigenza di trovare un lavoro è senza dubbio nella lista delle priorità per chi vuole emigrare all’estero e per questo motivo prima di pianificare un trasferimento è di fondamentale importanza verificare in anticipo la reale possibilità di ottenere un adeguato inserimento lavorativo, commisurato alla propria esperienza e al proprio settore di impiego e sopratutto alle proprie esigenze economiche e di “welfare”.

Trovare lavoro a Malta può rappresentare un reale miglioramento di vita per alcune categorie di lavoro particolarmente privilegiate, ma per altre categorie potrebbe essere penalizzante, per cui in primo luogo ti aiuterò a comprendere se il tuo lavoro è compatibile con le principali esigenze di questo paese o se invece corri il rischio di trovarti in settori lavorativi in cui le paghe sono mediamente basse o esiste un’eccessiva concorrenza.

Per prima cosa considera che Malta è un’isola, che è poco estesa, e che ogni anno moltissimi lavoratori da molti paesi Europei si presentano sul territorio per cercare lavoro in vari settori, questo significa che in alcune aree lavorative in cui non esiste una particolare specializzazione potresti trovare una maggiore (nonché spietata) concorrenza.

Consigli per chi vuole trovare lavoro a Malta

Eccoti un breve decalogo per aiutarti a considerare tutti i punti che dovresti prendere in considerazione per trovare lavoro a Malta, alcuni sono consigli generici, altri piuttosto ovvi, ma la maggior parte di queste considerazioni potrebbero tornarti molto utili.

Prima regola: conoscere l’inglese

Per lavorare a Malta devi conoscere la lingua inglese. Non importa quanti italiani ci siano sull’isola, non importa se il tuo datore di lavoro è italiano o comprende la lingua italiana, non importa se ritieni di poterlo imparare rapidamente sul posto, il primo ostacolo che incontrerai sarà determinato da come si svolgerà il tuo colloquio.

Se non sei in grado di sostenere un colloquio in inglese, molto probabilmente verrai scartato. È anche vero che qualche italiano è riuscito nell’ardua impresa di farsi assumere senza conoscere l’inglese, ma sono casi sporadici determinate da circostanze particolari. Quando si cerca un lavoro in paese straniero bisogna sempre considerare che una delle prime ragioni discriminanti nella scelta di personale lavorativo è proprio la mancata conoscenza della lingua locale. E in un paese bilingue come Malta nessuno pretende che tu conosca la lingua Maltese, ma almeno l’Inglese è a dir poco necessario, specialmente se il vostro ruolo prevede un rapporto con la clientela o con altri colleghi.

La lingua Italiana è solo un “extra bonus”, così come lo è la conoscenza della lingua Francese o Spagnola, ma non è considerato come un asset fondamentale per trovare lavoro a Malta.

Se non conosci la lingua inglese non significa che tu non possa impararla e uno dei più grandi pregi di Malta è che sul suo territorio ci moltissime scuole di inglese a prezzi decisamente alla portata di tutte le tasche. Prenota il tuo corso di inglese.

Seconda regola: trovarsi sul posto

Per cercare lavoro a Malta devi essere fisicamente a Malta. Molto raramente verrai preso in considerazione se invierai il tuo curriculum a distanza.

Come fanno le aziende maltesi a capire se siete o no sull’isola? Generalmente non sono considerati “segnali positivi” l’inserimento di un numero telefonico italiano come recapito principale, e ovviamente anche specificare come proprio indirizzo di residenza una località Italiana contribuirà a trasmettere ai responsabili delle risorse umane l’idea che non ti sei ancora trasferito a Malta. Ricorda che se il tuo profilo professionale corrisponde alle effettive esigenze delle aziende a cui hai inviato il tuo curriculum potresti essere contattato per sostenere un colloquio lavorativo e dovrai essere pronto a saltare sul primo aereo e precipitarti a Malta il più presto possibile, perchè un posto vacante a Malta può durare anche poche ore, e mancare un colloquio significa perdere una preziosa opportunità (e in questo caso sarà difficile che la stessa azienda te ne offrirà una seconda).

Terza regola: un’ottima presentazione

A prescindere dal livello del tuo inglese, punta tutto sulle tue migliori qualità: durante il colloquio cerca di offrire ai tuoi potenziali datori di lavoro la migliore impressione possibile, mostrati entusiasta dell’opportunità che ti offrono, cerca di essere puntualissimo, presentati sempre con almeno 10 minuti di anticipo sull’orario fissato per la tua “interview”, ricordati anche di studiare a memoria il tuo curriculum specialmente se lo hai tradotto il giorno prima dall’Italiano all’Inglese, non imbrogliare aggiungendo decine di esperienze lavorative in fantomatiche aziende Italiane, prima di tutto perché qualcuno potrebbe anche verificare, e poi perché se sei “overqualified” (troppo qualificato) a volte potrebbe essere un problema esattamente allo stesso piano di non avere nessuna esperienza.

Quarta regola: preparati le risposte principali

Se non hai mai sostenuto prima un colloquio in lingua inglese prova a “prepararti” prima alcune risposte standard. Alcune delle domande più frequenti che vengono poste nei tradizionali colloqui lavorativi sono:

“Tell us about yourself” (parlaci di te), se temi questa domanda perchè non hai una buona padronanza della lingua inglese, preparati una breve biografia e attieniti strettamente al tuo racconto. Generalmente questa domanda serve a comprendere le tue capacità comunicative, e a verificare che tu sia in grado di sostenere una conversazione articolata.

“Why should we hire you?” (perché dovremmo assumerti?), cerca di essere molto deciso in questo, risposte come “perché mi piace Malta” non è sufficiente, cerca di studiare prima la storia dell’azienda e prova a spiegare in quale modo il tuo lavoro potrebbe valorizzarla.

“What salary are you expecting?” (che stipendio ti aspetti?), informati prima sulla media degli stipendi che vengono generalmente offerti al tuo ruolo, se hai sufficiente esperienza nessuno ti vieta di proporre un 10% in più, ma ricorda che potresti appartenere ad una categoria di lavoro in cui esiste molta concorrenza, per cui fai sempre attenzione alla risposta che darai, potresti penalizzarti da solo.

“Tell us about your best (and worst) job experience” (parlaci della tua migliore (e peggiore) esperienza lavorativa), cerca di dedicare più tempo alla tua “best job experience”, mostra il tuo carattere positivo, non dare mai l’impressione di essere una persona che si lamenta del lavoro, e se decidi di parlare di un’esperienza negativa ricorda di aggiungere sempre una considerazione positiva (tipo: le esperienze negative sono importanti perché aiutano a crescere).

“Tell us about your best skill and your weakness” (parlaci dei tuoi pregi e dei tuoi difetti), credo sia superfluo dover sottolineare l’importanza di fare molto più risalto ai tuoi pregi piuttosto che ai tuoi difetti.

“Where do you see yourself five years from now?” (dove ti vedi tra cinque anni?), ecco il grande classico delle “job interviews”, anche in questo caso ti consiglio di prepararti prima un breve racconto, mostra di avere dei progetti che ruotano intorno alla tua nuova vita, lascia pure trasparire l’entusiasmo del cambiamento.

“Would you like to live and work in Malta for a long time?” (ti piacerebbe vivere e lavorare a Malta a lungo?), esiste solo una risposta: “Of course, I love Malta”.

Quinta regola: resta in contatto

Una volta terminato il colloquio sei solo a metà dell’opera, non sempre ti faranno sapere il responso e nella maggior parte dei casi potrebbe passare anche molto tempo, alcune aziende ricontattano alcuni candidati perfino dopo qualche mese, ma nel frattempo non smettere di cercare lavoro e di inviare il tuo curriculum. Resta in contatto con tutte le aziende presso cui hai sostenuto colloqui, ricorda di tenere un appunto con il giorno esatto del tuo colloqui dopo una settimana dall’incontro contatta nuovamente l’azienda e chiedi di parlare con lo stesso responsabile delle risorse umane. Non essere assillante, ma fai in modo che non si dimentichino di te, e se ti dicono che hanno assunto qualcun altro ringrazia per l’opportunità ricordando che sei comunque disponibile nel caso dovesse liberarsi un posto conforme al tuo ruolo.

Sesta regola: cura la tua pagina LinkedIn

Se lavori in settori informatici, amministrativi, commerciali o comunque dove è richiesta una particolare specializzazione, ricorda di aggiornare i tuoi profili sociali professionali, in particolare LinkedIn.

Settima regola: sei già pronto per il giorno di prova?

Se lavori in settori legati al mondo del turismo e della ristorazione, cerca di essere già pronto psicologicamente e fisicamente per il “trial day” (la giornata di prova) che potrebbe avvenire proprio lo stesso giorno del tuo colloquio. Rimandare a domani potrebbe essere un rischio, dato che nella ristorazione i posti vacanti spesso vengono risolti in poche ore.

Ottava regola: consulta i quotidiani

Se cerchi lavoro sui quotidiani ricorda che moltissime persone leggeranno gli stessi annunci che stai leggendo tu e che molto probabilmente le prime persone qualificate che si presenteranno ai colloqui saranno quelle che otterranno il posto, per cui appena aprono le edicole acquista immediatamente una copia cartacea del Times of Malta, oppure di Malta Today, cerca tra le “vacancies” e inizia al più presto a dare la tua disponibilità per sostenere delle “interviews”.

Nona regola: consulta i siti di offerte lavorative

Se cerchi sui siti internet dedicati alla ricerca di lavoro a Malta ricorda di consultarli ogni giorno, alcuni siti vengono aggiornati ogni ora per cui le nuove opportunità sono sempre in agguato. Consulta anche la nostra sezione del sito con offerte di lavoro a Malta.

Decima regola: un Curriculum impeccabile

Ultimo punto ma non meno importante, ricorda sempre di curare in ogni dettaglio il tuo curriculum vitae. Non credo ci sia bisogno di sottolineare che il tuo curriculum dovrà essere interamente scritto in lingua inglese oppure non verrà minimamente preso in considerazione. Se hai dubbi nella compilazione puoi utilizzare il modello Europeo, conosciuto anche come Europass, non è il massimo in quanto ad estetica ma trattandosi di un formato molto utilizzato non correrai il rischio di essere lontano dagli standard, evita di compilare Curriculum troppo lunghi, spesso un paio di pagine sono sufficienti, concentrati sulle lavorative principali. Possibilmente corredalo con una “cover letter”, ovvero una lettera di presentazione, tradizionalmente molto apprezzata nei paesi nord europei e anglofoni, una pagina è sufficiente, se conosci il nome del responsabile delle risorse umane inseriscilo come introduzione, altrimenti scrivi solamente “Dear Sir/Madam” o “Dear Recruiter”, se sei indeciso sulla qualità dell’inglese della tua cover letter e del tuo CV, fatti aiutare da qualcuno più esperto di te, ricorda che sarà il tuo primo lasciapassare per un colloquio lavorativo cerca di renderlo impeccabile.

Inserisci il tuo curriculum personale e cerca tra gli annunci di lavoro

Quali sono le tipologie di professionisti per cui cercare lavoro a Malta può essere conveniente?

Finora ti ho descritto a grandi linee il modo più adatto per presentarti ad un colloquio di lavoro, ma come ti ho spiegato nell’introduzione di questa guida, Malta può essere vantaggiosa solo per alcune categorie di professionisti, specialmente se rapportiamo gli stipendi con il costo medio della vita.

Vediamo quindi una per una queste categorie professionali:

trovare lavoro a malta nel settore informatico

Professionisti del settore informatico

Sono quelle categorie privilegiate a cui indubbiamente potrebbe convenire un trasferimento a Malta. Ogni mese i siti specializzati dedicati alle offerte di lavoro nel settore del gioco online e delle scommesse virtuali, come Pentasia o iGaming Elite pubblicano centinaia di offerte di lavoro per programmatori, web designer, sistemisti, esperti di sicurezza informatica, esperti di web marketing e di SEO, e di tutte quelle figure che sono in qualche modo connesse al mondo dei professionisti del web. Gli stipendi in questo settore sono mediamente più alti della media italiana.

trovare lavoro a malta nel settore finanziario

Settore Finanziario

Nel settore finanziario ci sono buone possibilità di inserimento, allo stato attuale ci sono circa 10.000 lavoratori in questo settore tra manager e funzionari, e stando a recenti statistiche gli “asset” bancari Maltesi ad oggi valgono circa otto volte il prodotto interno lordo del paese, con attività finanziarie che producono oltre 60 miliardi di Euro.

trovare lavoro a malta nel settore manifatturiero

Settore Manifatturiero

Anche il settore manifatturiero legato all’elettronica, ai semiconduttori, e all’industria farmaceutica hanno una particolare rilevanza nell’economia Maltese.

trovare lavoro a malta nel settore immobiliare

Settore Immobiliare

Molto forte anche il settore immobiliare che rappresenta una preziosa risorsa per il paese nonché un vero e proprio bacino di investimento che sta interessando buona parte dell’Europa.

trovare lavoro a malta nel settore customer care

Customer Care

Le strutture che si occupano di “customer care” e “help desk” per chi gioca online offrono una discreta gamma di opportunità lavorative, sebbene gli stipendi in questo caso siano un pochino più bassi di quelli del settore tecnico e informatico.

trovare lavoro a malta nel gaming e betting

Gioco d’azzardo e Betting professionale

Malta è un luogo molto interessante per i giocatori professionisti dato che oltre ad essere l’unica sede europea con una legislazione specifica per il “remote gaming” ospita anche degli importanti “casinò”.

E invece a quali tipologie di professionisti NON conviene lavorare a Malta?

Come ti accennavo, gli stipendi e le condizioni lavorative per alcune categorie professionali non sono particolarmente allettanti, specialmente se si tratta di lavori in cui non è richiesta una particolare specializzazione, mi riferisco in particolare a lavori stagionali o di semplice manovalanza.

Questi sono i settori di impiego che a Malta percepiscono gli stipendi più bassi:

trovare lavoro a malta nel settore turistico e nella ristorazione

Settore Turistico e Ristorazione

In cima alla classifica dei professionisti per i quali trovare lavoro a Malta non è particolarmente vantaggioso, per ovvi motivi di concorrenza e di stipendi bassi, ci sono quelli che lavorano nel settore turistico e nella ristorazione, in questo caso Malta può essere un’alternativa interessante specialmente per chi vuole fare un’esperienza di lavoro all’estero o per cui vuole perfezionare le lingue straniere, ma in questo caso bisognerà spesso fare i conti con il fatto di doversi accontentare di stipendi molto bassi.

trovare lavoro a malta nell'edilizia

Manovalanza Edilizia

Lavorare a Malta come operaio edile può essere considerato “svantaggioso” per molte ragioni, in primo luogo per via delle paghe, che raramente superano il “salario minimo garantito”, e in alcuni casi le condizioni lavorative non sono proprio ottimali.

Gli stipendi a Malta

Ecco una lista di alcune delle tipologie di professionisti con una media dei relativi compensi annui, ovviamente prendili come una sorta di “media indicativa” allo scopo di figurarti un quadro generale sugli stipendi offerti dalle aziende Maltesi.

  • Tecnico di Laboratorio – Settore Medico – circa € 48.000 annui
  • Accounting Manager – Settore Finanziario – circa € 45.000 annui
  • Assistente di Direzione – Management Aziendale – circa € 42.000 annui
  • Manager Finanziario – Management Aziendale – circa € 36.000 annui
  • Progettista Software – Tecnologia Informatica – circa € 35.000 annui
  • Responsabile Marketing di Prodotto – Marketing – circa € 32.000 annui
  • Analista Sistemista – Tecnologia Informatica – circa € 28.000 annui
  • Programmatore – Tecnologia Informatica – circa € 25.000 annui
  • Frontend Developer – Tecnologia Informatica – circa € 24.000 annui
  • Graphic Designer – Tecnologia Informatica – circa € 24.000 annui
  • Ingegnere Meccanico – Ingegneria – circa € 24.000 annui
  • Project Manager – Tecnologia Informatica – circa € 22.000 annui
  • Technical Consultant – Tecnologia Informatica – circa € 21.000 annui
  • Web Designer – Tecnologia Informatica – circa € 20.000 annui
  • Impiegato di Segreteria – Amministrazione – circa € 16.000 annui
  • Customer Service – Call Center – circa € 15.000 annui
  • Chef / Kitchen Manager – Ristorazione e Turismo – circa € 14.000 annui
  • Receptionist – Turismo – circa € 14.000 annui
  • Operaio – Settore Industriale – circa € 13.000 annui
  • Security Guard – Sicurezza – circa € 13.000 annui
  • Cameriere – Ristorazione – circa € 11.000 annui

Fonte: www.salaryexplorer.com

Siti per trovare lavoro a Malta

Esistono moltissimi siti web, portali, motori di ricerca e siti di agenzie di collocamento che potranno esserti utili per trovare lavoro a Malta, ho raccolto tutte queste risorse in un’unica sezione del sito. Consulta l’elenco per cercare offerte di lavoro che potrebbero interessarti:

siti per cercare lavoro a Malta

Salario minimo garantito (minimum wage)

Il National Minimum Wage a Malta è di € 4.15 l’ora, ovvero € 166.26 a settimana che corrispondono a circa € 665 mensili. Attenzione: il minimum wage non è la media degli stipendi, ma la soglia minima garantita per legge. Le categorie lavorative che più frequentemente vengono pagate sulla base del minimum wage sono quelle legate al settore della ristorazione.

Paragone con stipendi minimi in altre nazioni

  • Il Minimum Wage a Londra è £ 6.31 l’ora (circa € 7.52). In media un cameriere a Londra mance comprese guadagna intorno ai £ 1.200 mensili (circa € 1.400)
  • In Italia, secondo i dati ISTAT lo stipendio medio italiano si aggira sui € 1.285, mentre per il primo impiego è di circa € 900

Come viene gestito a Malta il “trattamento di fine rapporto”?

Il licenziamento è una materia che viene trattata molto seriamente dalla legge Maltese. Il datore di lavoro può risolvere un contratto di lavoro solo se esiste una “motivazione reale e sufficiente”, per raggiungimento dell’età pensionabile del dipendente, oppure per ridondanza, ovvero licenziamento per motivi economici nel caso in cui sia dimostrabile che l’attività prestata dal lavoratore non è più necessaria e rappresenta una spesa inutile per l’azienda. Quando il datore di lavoro decide di porre fine all’impiego di un dipendente per motivi di ridondanza è tenuto a terminare il rapporto di lavoro con il dipendente subentrato per ultimo nella sequenza di impiego (“Last In / First Out”), e nel caso in cui esista un grado di parentela con l’ultimo dipendente assunto, il datore di lavoro può, invece di cessare il rapporto di lavoro con tale persona, terminare il rapporto di lavoro con il dipendente successivo in ordine cronologico di impiego.

Il lavoratore invece è libero di porre termine al rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato in qualsiasi momento e senza dover dare nessuna spiegazione.

Quando il dipendente si licenzia o riceve il “notice” di fine rapporto dal proprio datore di lavoro, al dipendente viene garantita la possibilità di proseguire con il proprio lavoro, normalmente retribuito, fino al termine del “notice period” o di chiedere al datore di lavoro di corrispondergli una somma pari alla metà della retribuzione dovuta in relazione al periodo di preavviso non ancora trascorso. Come viene calcolato il “notice period”? Generalmente questo periodo viene calcolato in base alla durata complessiva del lavoro prestato dal dipendente, ovvero:

  • meno di un mese = nessun “notice period”
  • da un mese a sei mesi = una settimana
  • da sei mesi a due anni = due settimane
  • da due anni a quattro anni = quattro settimane
  • da quattro anni a sette anni = otto settimane
  • da otto anni a nove anni = dieci settimane
  • da nove anni a dieci anni = undici settimane
  • più di dieci anni = dodici settimane

Se dopo il ricevimento del “dismissal notice” il dipendente decide comunque di interrompere il rapporto di lavoro (e può farlo in qualsiasi momento) il datore di lavoro è obbligato a versare all’impiegato una somma pari alla metà della retribuzione dovuta in relazione al periodo di preavviso non ancora scaduto. Se il datore di lavoro decide di non consentire al dipendente di lavorare o di non continuare a lavorare dopo la comunicazione di licenziamento, il datore di lavoro è obbligato a versare al lavoratore una somma pari al salario pieno che avrebbe dovuto versare al dipendente in relazione al periodo di preavviso non scaduto.

Qual’è il periodo migliore per cercare lavoro a Malta?

Per trovare lavoro a Malta è quasi sempre una buona idea quella di evitare a piè pari il periodo estivo, specialmente l’alta stagione, e in particolare i mesi di Luglio e Agosto. Il motivo principale è che in questo periodo gli alloggi raggiungono cifre piuttosto elevate per cui, considerando che a volte la ricerca di un lavoro può durare parecchie settimane (specialmente per i settori lavorativi dove c’è molta concorrenza), il rischio è quello di consumare rapidamente il proprio budget e non avere il tempo sufficiente per trovare un’occupazione.

Se stai cercando lavoro nel settore turistico o in quello della ristorazione, potrebbe essere meglio per te trasferirti prima dell’inizio della primavera, in modo da essere sincronizzato con l’uscita dal letargo della maggior parte delle strutture alberghiere e dei vari locali disseminati in tutto il territorio, dato che mediamente intorno alla prima settimana di Marzo ricomincia il reclutamento per la nuova stagione.

Inoltre un grande vantaggio di trasferirsi nel periodo che va da Ottobre a Febbraio sta nel fatto che è molto più facile trovare appartamenti in affitto a lungo termine a prezzi più bassi rispetto a quelli che si riscontrano nel periodo estivo.

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